
Questa pasquetta ho pensato a esplorare. Giusto un oretta in compagnia del leggiadro Giorgio per descrivere un "otto" che collega Tarderia a Zafferana. Si può scegliere tra salite ripide compatte e salite meno ripide più tecniche. Pensavo a grande scoperta, ma era gia tuttò segnato sia nella carta dell'Etna, sia nella Land del Garmin. Suffuru!
Sistemando le cose da portarmi per fare la doccia da Nino per raggiungere gli amici di sempre per il pranzo, ho scoperto, anzi ho dovuto ammettere a me stesso, che in tutto ciò che faccio ci sono ruote, pedali e vento in faccia.
Ho voluto le scarpe il goretex per l'inverno, il gps per non perdermi, gli occhiali antifog, i copertoni Vertycal, le manopole Ergon (a proposito,che fantasia!) e le ho desiderate non meno di quanto fa il consumatore medio Edward Norton in Fight Club con i prodotti Ikea.
"Le cose che possiedi alla fine ti posseggono" pronuciata dal suo alter ego Tyler Durden (Brad Pitt) dovrei forse ripetermela allo specchio.
Tutto questo però ha trasformato quelli che una volta erano lenti tempi a piedi, veloci e confusi in motorino, infinti in macchina, limitati nell'ora classica di sport, in emozioni, sfide con me stesso e un approccio diverso alla mia città.
Dunque ammetto che la bici mi possiede, ma adesso posseggo la mia vita.